NextChem è la società controllata da Maire Tecnimont che opera nel campo della chimica verde e delle tecnologie per la transizione energetica.
Maire Tecnimont SpA, quotata alla Borsa di Milano, è la società capofila di un gruppo industriale leader nel settore della trasformazione delle risorse naturali (impiantistica nel downstream dell’oil&gas, con competenze tecnologiche ed esecutive avanzate). Il Gruppo Maire Tecnimont è presente in 45 Paesi, ha circa 50 società operative e impiega circa 6.300 persone, oltre a 3.000 professionisti della business unit strumentazione.
Il Gruppo Maire Tecnimont ha dato il via al suo progetto di Green Acceleration con il lancio di NextChem, la sua nuova società dedicata al supporto della transizione energetica.
NextChem ha un ruolo di partner e/o coordinatore in oltre 10 progetti internazionali di ricerca. La roadmap di NextChem si divide in tre aree di attività: Greening the Brown – tecnologie per la riduzione delle emissioni climalteranti e inquinanti di impianti tradizionali esistenti; Circular Economy – tecnologie per il riciclo dei rifiuti di plastica e di altri materiali di scarto; Green-Green – tecnologie che utilizzano materie prime vegetali o biologiche per la produzione di intermedi, bio-carburanti e bioplastiche.
NextChem ha sviluppato un modello di “Distretto Circolare” in cui integra la tecnologia di Upcycling e la tecnologia per il riciclo chimico di plasmix e rifiuto secco in gas di sintesi e prodotti chimici “circolari”, con le tecnologie di produzione di idrogeno da fonti rinnovabili via elettrolisi. La piattaforma integra tecnologie proprietarie e licenziate già provate, disponibili, cantierabili e consente di realizzare progetti industriali sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed anche economico. Il modello di Distretto Circolare è principalmente finalizzato alla riconversione green dei siti industriali brownfield, in particolare del settore petrolchimico e siderurgico. Esso consente di produrre nuovi materiali dal riciclo di qualità dei rifiuti plastici, prodotti chimici circolari dal riciclo chimico di frazioni di rifiuti che attualmente non sono riciclabili (e dunque rappresentano un costo, economico, sociale e ambientale per il Paese) e, attraverso la chimica dell’elettrolisi anche idrogeno verde da energie rinnovabili. Lo scopo del Distretto Circolare è sostituire le fonti fossili nei processi industriali (come il gas naturale o l’idrogeno prodotto da metano) con feedstock (rinnovabili o circolari) che hanno una impronta carbonica inferiore e che dunque consentono di abbattere le emissioni di CO2 dei siti industriali, permettendo al contempo di innalzare la quota di riciclo del Paese, migliorando l’economia circolare.
Quello di NextChem è un modello virtuoso per il rilancio dell’economia in chiave green: unisce obiettivi di economia circolare e di decarbonizzazione, per la valorizzazione e il recupero ambientalmente sostenibile di siti tradizionali basati sulle fonti fossili, è utile a un rilancio green dell’economia dei territori, alla creazione di occupazione e di nuove competenze. Infine, la produzione di prodotti chimici basilari per l’industria utilizzando siti esistenti e, come materie prime, i rifiuti, permette di ridurre l’approvvigionamento di materie prime vergini, riducendo la dipendenza dei Paesi importatori (come l’Italia) dall’estero.